Serretto di Vigo

È da notare una casa torre di notevoli dimensioni della metà del sec. XV, con finestre originali. L’edificio, che nel 1578 apparteneva a Domenico di Fabiano, passò poi ai Puccetti ai cui eredi apparteneva ancora agli inizi del sec. XVIII. Presso il Balco vi è la Cà di Lana, dal nome della famiglia omonima. La torre e la casa adiacente sono della metà del sec. XV ed appartenevano a Giovanni Parisino.

Interessante è una finestrella con decorazioni scolpite murata nel pollaio, la quale faceva parte della della casa. Un portale con la data 1491 si trova nel piccolo edificio tra le case del Balco rimaneggiate; vi è pure una torre.

A poca distanza dal Serretto, lungo la strada per Camugnano, vi è Greglio, ricordato fin dai tempi in cui il territorio era conteso fra le diocesi di Bologna e di Pistoia. A Greglio fu eretto un ospitale dedicato ai SS Giacomo ed Antonio Abate, di giurisdizione del monastero di S. Maria di Piano; nel 1210 l’abate del monastero vi eresse casa ed oratorio. Tale oratorio nel 1336 ricevette un beneficio, con testamento di Orabella di Bozo da Pistoia. Nel 1583 era collegato all’ordine Vallombrosiano, in seguito fu beneficio dei conti Dè Bianchi che dominavano sulla zona. Su un macigno è ricordato il fatto che nell’autunno del 1650 Sant’Antonio fece cadere le castagne, tanto attese. Forse era tempo di carestia.