Breve sinossi
UN RACCONTO DI AMICIZIA TRA BIMBI E ANIMALI CON UN PENSIERO DI FRANCESCO E RAFFAELLA GUCCINI
CONTRIBUTO DI ANTONIO FAETI PREFAZIONE DI LUCA RAFFAELLI
Giulio ha un occhio verde e uno blu. Vede il mondo soltanto di due colori e pensa di essere l’unico a vederlo così. Lia invece è una cagnolina anziana che ha trascorso tutta la sua vita in canile, in attesa. Vede il mondo un po’ verde e un po’ blu, ma di come vede il mondo Lia a nessuno interessa.
Così Lia decide di chiudere gli occhi. Ma quando un giorno Giulio, guidato dall’istinto la sceglierà, Lia aprirà gli occhi e finalmente si riconosceranno. Le loro lacrime di gioia si trasformeranno in coriandoli colorati e tutti i colori entreranno nella loro vita.
“Un occhio verde e uno blu” narra l’amicizia tra un bambino e una cagnolina da sempre chiusa in canile.
Una cagnolina anziana, di quelle che nessuno adotterebbe mai. Una cagnolina diversa, ma accomunata dalla stessa particolarità del piccolo Giulio, nel vedere il mondo verde e blu.
Ma cosa significa vedere il mondo un po’ verde e un po’ blu? Giulio e Lia, protagonisti del racconto, ce lo insegnano.
E’ infatti un bambino, diverso dagli altri, a spiegare agli adulti la compassione e la pietas, ascoltando coraggiosamente la voce del cuore, ed è la cagnolina Lia ad insegnare agli esseri umani il perdono.
Giulio è un bambino diverso dagli altri, vive in un universo di solitudine per quel dettaglio, generato dall’assioma del verde e del blu, che è il filo conduttore di tutta la fiaba e ne diventerà la chiave di volta. Ma pur potendo vedere due soli colori, Giulio riesce a vedere quello che gli altri non vedono da troppo tempo. Il bambino, infatti, non si pone le domande degli adulti, non si chiede se un cane anziano saprà giocare con lui o per quanto tempo. Il bambino riconosce e sceglie un dono prezioso, tutto l’amore che soltanto un cane che ha conosciuto l’attesa può regalare e che negli anni è rimasto custodito nel suo cuore per quella carezza mai arrivata.
“Nella caotica quotidianità, le emozioni semplici paiono essere perdute; il mondo è pieno di colori, ma gli adulti non sono più in grado di vederli – affermano le autrici del libro – Che cosa accadrebbe se dipingessimo il mondo con questi due colori? Verde, come il colore della natura, dell’erba, dei prati incontaminati. Blu, come il colore del mare e del cielo pulito. Verde, come la speranza per la rinascita. Blu, come il coraggio delle buone azioni. ”
“Le fiabe sono un potente strumento pedagogico – prosegue Sabina Guidotti – perché solo attraverso la fiaba i bambini imparano che i mostri possono essere sconfitti. Colorare le pareti di verde e blu, giocare con il verde e blu, ideare laboratori verdi e blu, per insegnare a tutti che è possibile cambiare, è il nuovo progetto collegato alla fiaba. Così come se n’erano andati via, i colori tornano nella vita, metafora allegorica della felicità e del tutto che si unisce in un unicum all’insegna dei sentimenti belli, puliti, innocenti. Perché se il Male è contagioso, allora anche il Bene può esserlo.”
Un occhio verde e uno blu a livello narratologico, è stata costruita con il gioco delle scatole: apri una scatola e trovi una storia, poi quella storia condurrà verso un’altra scatola e da lì un’altra ancora. Il lettore può anche scegliere di fare il percorso inverso, salendo e scendendo dal ponte dell’arcobaleno che collega tutti gli esseri viventi.
Insieme all’illustratrice Rita Cardelli, Sabina Guidotti e Alma Di Pietro hanno disseminato all’interno della fiaba molti simboli che, uniti ai colori, permettono un’ulteriore chiave di lettura.
Il verde è il colore dell’io, della speranza, dell’equilibrio totale, ma è anche il colore della natura e dell’erba che Lia non ha mai calpestato, perché da sempre rinchiusa in una gabbia.
Il blu è il colore della verità, dell’infinito, dell’armonia, ma è anche il colore della notte senza stelle e di un cielo intravisto da dietro le sbarre.
L’abbandono, la solitudine, la privazione della libertà, la paura. E ancora il tempo, la diversità, l’inclusione, l’amore, la speranza e la forza del coraggio, sono solo alcuni degli argomenti racchiusi in questa fiaba.
Ecco allora che un bambino armato di innocenza – nel viaggio dell’eroe che tutti i personaggi compiono all’interno di un libro – compie il suo viaggio modificando gli eventi attorno a sé.
Alla fine della fiaba Giulio non sarà più il bambino delle prime pagine e Lia avrà intrapreso il viaggio sul ponte dell’arcobaleno, ma la fine è soltanto un nuovo inizio.
“In qualità di autrici, abbiamo voluto raccontare un sogno e portare i bambini con noi, dentro a quel sogno costruito sulla presenza di due soli colori” – concludono le autrici – “e i bambini hanno risposto con entusiasmo a quella che apparentemente poteva sembrare una sfida perché hanno perfettamente capito il messaggio di Giulio e Lia. Ancora oggi, i bambini a cui è stata letta la fiaba hanno continuato a stupirci, lavorando sulle nostre piccole parole colorate, riempiendoci di disegni, lettere e temi, perché Giulio e Lia sono diventati parte del loro quotidiano.
«Il mondo si può guardare ad altezza d’uomo, ma anche dall’alto di una nuvola. Nella realtà si può entrare dalla porta principale o infilarvisi da un finestrino.» Parlava così Rodari dei bambini.
Questa lectio, perfettamente intrinsecata nella nostra fiaba, ci ha dato la possibilità di aprire una piccola finestra su un mondo buio, tenuto volutamente lontano dai bambini.”
Biografia di Sabina Giudotti
Scrittrice, editor, docente.
Dopo il diploma di Sceneggiatrice col massimo dei voti all’Accademia Nazionale del cinema, continua gli studi di cinema con Francesco Scardamaglia, Tonino Guerra e Jean-Claude Carrière. Lavora con Vincenzo Cerami che diventa suo maestro e mentore. Per il teatro collabora con Ascanio Celestini ai laboratori che porteranno in scena lo spettacolo La pecora nera. Pubblica L’Ipotesi, con prefazione di Alda Merini alla quale è profondamente legata. Il testo viene presentato su Rai 1 da Vincenzo Mollica nella rubrica di approfondimento “Do Re Ciak Gulp”. Nel campo della narrativa ha svolto diversi ruoli tra i quali consulente editoriale, ghostwriter e editor. Diventa stretta collaboratrice di Sergio Altieri sia per le collane Urania e Segretissimo, sia nello sviluppo di sceneggiature. Con lo scrittore fonda la collana Epix che si occupa del fantastico italiano. Come autrice scrive insieme a Danilo Arona il romanzo fantastico Land’s end, edito da Meridiano Zero. Da diversi anni insegna tecniche della narrazione.
Biografia di Alma di Pietro
Scrittrice e poetessa. Coltiva la passione della scrittura fin da bambina. Dopo gli studi, si occupa di scrittura creativa e di comunicazione. Crede nelle virtù terapiche della lettura e della scrittura e si specializza nella memorialistica, sia in prosa che in poesia.
In occasione di diversi viaggi effettuati in India studia il patrimonio di fiabe del continente indiano, trasmesse oralmente da generazione in generazione. Lavora come content editor e blogger. Dedita da anni al volontariato animalista è Presidente dell’associazione “Una cuccia per la vita”, impegnata a salvare gli ultimi e i dimenticati.
https://www.facebook.com/unacucciaperlavita1
Biografia di Rita Cardelli
Nasce a Bologna nel 1957. Nei primi anni Settanta segue il corso di “Grafica Pubblicitaria” presso l’istituto Elisabetta Sirani di Bologna e dopo alcune collaborazioni con società private si cimenta con attitudine nel campo dell’illustrazione dei libri per ragazzi e affina la tecnica del disegno che più avanti utilizzerà con successo nella pittura.
Nel 1998 inizia l’attività pittorica e, in poco tempo, si fa particolarmente apprezzare per le sue delicatissime “Nature morte” e per le suggestive “ Figure femminili”. Nel 2008 crea un personaggio “la Nasuta”, che ancora oggi illustra, rivelando una molteplicità di sfaccettature che la pongono al centro di un territorio sterminato. Quello della sua fantasia, al confine di quello della sua storia di vita, al confine di quello della sua attività onirica.
Al termine della presentazione del libro sarà illustrato il progetto
“La scuola Verde e Blu”
La scuola Verde e Blu
Dal successo letterario della fiaba “Un occhio verde e uno blu” scritta da Sabina Guidotti e Alma di Pietro, illustrata da Rita Cardelli (Minerva edizioni) nasce l’idea di costituire la Scuola Verde e Blu.
La fiaba narra la storia di una cagnolina con un occhio verde e uno blu, da sempre chiusa in canile e di un bambino, diverso dagli altri.
Presentata all’Andersen Festival e al Salone internazionale del libro di Torino, citata anche nella giornata mondiale dei colori, questa fiaba è stata scelta per “Progetto 10 – Ridurre le diseguaglianze sociali” e inserita nel padiglione “Pace, Giustizia e Istituzioni solide”.
Molti personaggi del mondo dello spettacolo hanno sostenuto questo libro progetto, che vanta la prefazione di Francesco e Raffaella Guccini e del Prof. Antonio Faeti e l’introduzione di Luca Raffaelli: Alessandro D’Alatri, Peppe Barra, Anna Pavignano, Tiziano Ferro sono solo alcuni degli artisti che pubblicamente hanno riconosciuto la validità propedeutica del libro che insegna sostanzialmente il rispetto di ogni essere vivente.
Oltre che su quotidiani come “Il Corriere della Sera”, “Il Venerdì di Repubblica”, la fiaba è stata citata anche sul Palinsesto Rai e presentata su Rai Uno nella trasmissione Uno mattina.
Dai risultati straordinari ottenuti nelle scuole – dove la fiaba è stata utilizzata con svariate finalità, rispetto tutti gli esseri viventi, lotta al bullismo, integrazione – e dopo le continue richieste giunte da ogni parte d’Italia, nasce l’idea di costituire la Scuola Verde e Blu.
Gli obiettivi della Scuola Verde e Blu
La filosofia che la Scuola Verde e Blu si prefigge è insegnare a “Vedere”.
Vi è una differenza sostanziale tra guardare e vedere, questo dice la fiaba. Vedere la sofferenza altrui, vedere le ingiustizie, vedere la bellezza che ci circonda. Insegnare il coraggio delle buone azioni, l’appartenenza a una comunità che non è data solo dal diritto di nascita ed educare all’arte, al gusto estetico, all’apprezzare le piccole cose.
Un luogo magico e onirico, ma anche pratico e tangibile, dove dar vita ogni volta all’incanto della fiaba e a tutti i progetti ad essa collegati.
Una scuola dove il mondo fiabesco e la poesia incontreranno gli animali e gli esseri umani, dove si potrà sorseggiare un tè e trovare un’oasi di pace, tra progetti letterari, corsi di scrittura, formazione e diffusione della lettura.
Le finalità della Scuola sono molteplici:
- – costruzione di progetti letterari e formativi per bambini e ragazzi in età scolare;
- – ideazione di fiabe itineranti;
- – laboratori teatrali;
- – laboratori di scrittura creativa volti al recupero di storie locali e di tradizioni e usi del passato;
- – l’arte del narrare: come nasce una storia e perché;
- – laboratori di fumetto;
- – corsi di fotografia;
- – corsi di design, arte orafa;
- – progetti di artigianato, costruzione di timbri, lavori con il legno, creta e altri materiali;
- – formare una coscienza animalista volta al rispetto degli animali;
- – sensibilizzare sulle adozioni dei cani rinchiusi nei canili.
https://www.facebook.com/unocchioverdeeunoblu/
http://unocchioverdeeunoblu.it
Per info:
Sabina Guidotti
+ 39 338 6079999