Michele Rocchetta e Carmine Caputo presentano i loro ultimi libri

Un pomeriggio nell'ambito della rassegna "Parole nel Borgo 2024"

Presentazione di libri

Quando: 29 Giugno 2024 - ore 16.30

Dove: La Scola

Le biografie degli autori

Michele Rocchetta

Classe 1967, laureato in Scienze Politiche, lavora nel mondo delle Indagini Statistiche, Sociali e di Mercato. Appassionato di storia militare, modellismo e fantascienza, vive a Bologna.

Ha contribuito alla redazione dell’adattamento di Due Storie, una sola vita di F. Cosmar. Dal 2004 al 2014 ha collaborato con il sito-laboratorio di scrittura creativa LeggendoScrivendo. Negli ultimi venti anni, suoi racconti sono comparsi su diverse antologie collettive. Ottiene un settimo posto nel 2004 al concorso “Le Storie del 900” con S79 MM23881. Questo racconto è apparso nella pubblicazione LO SPARVIERO PERDUTO di P. Schifano; dove è stato utilizzato anche per la realizzazione di una graphic novel disegnata da F. Chittolini. Nel 2007, primo posto al “Premio Cosseria”, con Assalti al Cielo, scritto con l’amico M. Finelli. Nel 2009 il racconto Le vie dell’odio, merita il secondo posto a “Le Storie del 900”. Nel 2016 viene pubblicato L’ombra del Duce nella collana La Torretta di Edizioni Epoké. Nel 2017 La Rebetissa esce nella collana I Take Away delle Edizioni Il Vento Antico. Nel 2020 viene pubblicato Extrema Ratio, seguito ideale de L’Ombra del Duce, sempre nella collana La Torretta di Edizioni Epoké. Nel 2021 entra a far parte degli autori della DelosDigital con un racconto ucronico dal titolo Il Sole di Murzuq. Sempre nel 2021 il racconto, Com’era bella Bologna, nelle calde sere d’estate, viene selezionato con una menzione d’onore per entrare nell’antologia “Socc’mel… che notti” Ed. Damster. In aprile 2022 pubblica il terzo romanzo, un distopico post apocalittico dal titolo Primavera del Tarassaco, edito da Sàga Edizioni. Nell’estate del 2022 il racconto, La Scelta, viene selezionato con una menzione d’onore per entrare nell’antologia “Socc’mel… che Bar” Ed. Damster. Novembre 2022 pubblica il quarto romanzo, uno storico dal titolo Il Tempo del Tuono – L’ultima estate sull’Appennino, Ed. Damster. Con questo romanzo guadagna la Menzione d’Onore al “13° Premio Letterario Internazionale Montefiore”. Nel 2023 il racconto, Salva il Pianeta! ottiene il primo premio al concorso letterario “C’era una volta e c’è… una regina rosa”. Nel 2023 il racconto, Chissà perché? viene selezionato con una menzione d’onore per entrare nell’antologia “Socc’mel… che Portico” Ed. Damster. Nel 2024 il racconto, Sguardi scritto con Andrea Gheduzzi con lo pseudonimo Alter Ego entra nell’antologia Giallo Festival 2023/24 Ed. Damster. Sempre nel 2024 il giallo storico Trama e Ordito, pubblicato nel maggio dello stesso anno, è Primo classificato nella sezione Romanzi Storici del concorso nazionale Giallo Festival 2023/24 Ed. Damster.

Carmine Caputo

Nato a Statte, in provincia di Taranto, nell’Anno del Coniglio. Nonostante questo losco presagio, da allora sostiene con coraggio i colori rossoblù della più popolosa città di Italia – insieme a Prato – a non essere mai stata in serie A. Vive a Bologna dove opera come addetto stampa per la Regione Emilia-Romagna. Ha visto una quindicina di volte “The Blues Brothers”, dopo di che si è convinto di essere in missione per conto di Dio. Quale sia questa missione è difficile da stabilirsi, di sicuro non scrivere libri, visti i clamorosi insuccessi sin qui raccolti, tra i quali ricordiamo “Bello dentro, fuori meno” per Nonsoloparole Edizioni, “#Stodadio – L’enigma di Artolè” e “L’invidia del mare” per Damster Edizioni oltre ad altre opere introvabili, per cui che ve le citiamo a fare? I suoi editori da tempo cercano di convincerlo che i romanzi gialli non devono anche far ridere. Invano.

Le sinossi dei libri

Il tempo del tuono

Primi mesi del ’44. Anna e Matteo, due adolescenti della piccola borghesia bolognese, si trovano a dover sfollare presso un’anziana coppia di montanari nel medio Appennino per sfuggire ai bombardamenti alleati e ai reclutatori di Salò. Dopo il primo smarrimento dovuto all’essere catapultati dal mondo cittadino alla vita dell’Appennino, impareranno a conoscere la montagna, i boschi e la magia che li avvolge, in un tempo sospeso nel quale la guerra sembra un evento lontano. La Storia, però, non si ferma e i due ragazzi, precipitati nel dramma, impareranno che la vita è fatta soprattutto di piccole buone azioni compiute da persone semplici… E da un pizzico di magia.

Aldo uscì dalla stalla e sollevò lo sguardo in direzione del nuovo venuto, quindi rientrò e, dopo qualche secondo si ripresentò, con un sacco di tela in spalla e il cappello in testa. Aggirò il campo, evitando di calpestare il seminato, e raggiunse lo sconosciuto. Quando fu lì i due si strinsero la mano e un terzo individuo li raggiunse. I due sconosciuti portavano armi a bandoliera e pantaloni stretti alla caviglia con delle fasciature. Ma i ragazzi non riuscirono a distinguere altri particolari.

− Partigiani – sussurrò Anna.

− Già – confermò Matteo.

L’amore è cieco, Cazzinga no!

Nonostante collabori da tempo con una rispettabile agenzia investigativa, Cazzinga non rinuncia di tanto in tanto a svaligiare gli appartamenti di facoltosi uomini d’affare, con l’obiettivo di sostenere i meno abbienti.

Durante una delle sue missioni in un casolare della Scola, incantevole borgo medievale sull’Appennino bolognese, il novello Robin Hood scopre la trama di un delitto che sta per compiersi. Che fare? Non può certo coinvolgere il suo amico carabiniere Antonio Luccarelli, ma nemmeno far finta di niente. La vittima predestinata è un professore amante dei libri, per il quale il matrimonio non rischia solo di essere la tomba dell’amore, ma proprio la sua, di tomba. Viaggiando su e giù tra Bologna e la Puglia, al buon Cazzinga non resta che fare affidamento sui suoi discutibili talenti e sui suoi amici per salvare un innocente.

Articoli di stampa

Da: Il Resto del Carlino 03 Aprile 2024

L’Appennino bolognese torna protagonista nel giallo dello scrittore Caputo

Il romanzo di Carmine Caputo, ambientato tra le colline di Grizzana Morandi, sarà presentato a Bologna il 11 aprile. L’autore ama raccontare storie nelle montagne bolognesi, come il suggestivo Borgo La Scola, che incanta chi lo visita.

Il romanzo di Carmine Caputo, ambientato tra le colline di Grizzana Morandi, sarà presentato a Bologna il 11 aprile. L’autore ama raccontare storie nelle montagne bolognesi, come il suggestivo Borgo La Scola, che incanta chi lo visita.

Chi frequenta il Borgo La Scola, il piccolo rifugio medievale tra le colline di Grizzana Morandi, lo riconoscerà immediatamente sulla copertina del romanzo ’L’amore è cieco, Cazzinga no!’ di Carmine Caputo (foto), edito da Damster Edizioni. Il romanzo sarà presentato alle Librerie Coop Zanichelli a Bologna il prossimo 11 aprile alle 18. L’autore dialogherà con il giornalista Stefano Zanerini, mentre Debora Pometti leggerà alcuni brani. In estate non mancherà poi senz’altro un appuntamento proprio nel Borgo, ancora da definire. Per l’autore si tratta di un ritorno, visto che aveva ambientato a Tolè il suo precedente romanzo “Stodadio# – L’enigma di Artolè” mentre diversi passaggi del successivo ’L’invidia del mare’ si svolgevano tra Vergato e Castiglione dei Pepoli.

“Mi piace ambientare le mie storie tra le montagne bolognesicommenta l’autore. Il Borgo La Scola, per esempio, è una piccola meraviglia sconosciuta ai più. Arrivarci è come fare un salto nel tempo. L’Appennino mantiene una sua forte personalità, che sopravvive all’appiattimento dell’omologazione. Chi lo conosce difficilmente lo dimentica”.