La figura di Giuda è veramente centrale nell’ultima parte della vicenda di Cristo, quella della passione e della morte. Nei Vangeli il suo ruolo è sempre e soltanto definito come quello del “traditore” o del “ladro”, ma la complessità che sta dentro e dietro il racconto, permette di andare molto più a fondo nelle motivazioni di un atto che va ben oltre la banale delazione per denaro.
Poeti come Dante; teologi come Nils Runeberg, Hugh Schonfield, Joseph Ratzinger; registi come Norman Jewison, Martin Scorsese, Franco Zeffirelli; predicatori come don Primo Mazzolari; scrittori come José Saramago e Jorge Luis Borges presentano questo personaggio con fisionomie molto diverse e ci offrono interpretazioni dell’enigma Giuda estremamente varie e inaspettate.
Breve biobiliografia di Gian Paolo Roffi
Gian Paolo Roffi è nato nel 1943 a Bologna, dove vive e lavora. Proviene, per studi e attività, dall’area letteraria, alla quale continua a fare riferimento.
Ha scritto testi per spettacoli musicali (Con gli occhi di Simone, cantata dedicata alla scrittrice e militante rivoluzionaria Simone Weil, 1978; Ricordando Milly, 1981). Venuto a contatto con l’area della “Poesia Totale”, ha collaborato intensamente con Adriano Spatola fino alla sua scomparsa. Ha pubblicato le raccolte di poesia Reattivi (1984), Madrigali (1986), Perverba (1988) nelle edizioni di “Tam Tam”; Contesti (Riccardi, 1997); Intuizioni (Eureka Edizioni, 2018).
Attivo nel campo della poesia sonora, ha partecipato a numerose rassegne ed è presente in antologie-cassetta, LP e CD in Italia e all’estero. Nel 2009 ha raccolto la sua produzione sonora nell’album di 2 CD “Vox” (Edizioni d’arte Félix Fénéon). E’ stato redattore delle riviste “Tam Tam”, “Baobab”, “Dopodomani”. Ha fatto parte del gruppo di poesia sonora “Baobab” e del gruppo d’intervento artistico “I Metanetworker in Spirit”. Nel 2008, assieme a tre musicisti ha formato il “Jazz Poetry Quartet”.
Come poeta visivo, ha realizzato la serie di tavole “L’immagine del respiro” (1986-87) e le successive “Schizografie” (1988-89 e oltre); ha pubblicato Voli, testo verbo-visivo (Edizioni Colombo, 1991), Segni & Segni, poema visuale (Il Navile Edizioni, 1997), Letterale (Edizioni Offerta Speciale, 2000), Te Rerioa (Edizioni d’arte Félix Fénéon, 2007), Della Luna (Edizioni d’arte Félix Fénéon, 2008), Syncrasies (Edizioni d’arte Félix Fénéon, 2011), Sintassi dei frammenti (Campanotto Editore, 2013), Recovered Words (Edizioni Peccolo, 2016). Ha tenuto numerose esposizioni personali e ha partecipato ad esposizioni collettive in molti paesi del mondo. Il collage, l’assemblaggio, il libro-oggetto sono le forme prevalenti del suo lavoro artistico, sempre legato al fenomeno del linguaggio e alla visualizzazione della scrittura. Nel 2016 Pasquale Fameli gli ha dedicato la monografia Gian Paolo Roffi. La quadratura del cerchio (Campanotto Editore).