Foglie e fogli

Due week end per ascoltare, dalla voce degli autori, la presentazione delle ultime loro opere

Presentazioni di libri

Quando: 24 & 25 Settembre - 01 & 02 Ottobre 2022

Dove: La Scola

A conclusione della stagione estiva 2022, l’associazione Sculca propone in due week end consecutivi la presentazione, da parte degli autori, di sei nuovi libri

Autori e sinossi in ordine di presentazione

24 Settembre 2022

Elena Lo Casto – Biografia

Elena Lo Casto è nata a Rimini, ma si è trasferita a Bologna, dove vive e lavora.

Ha esordito nel 2019  con la pubblicazione del primo libro Circolarità, che è stato presentato in occasione dell’evento “Inchiostro e luci” tenutosi a Concordia (Mo), in occasione della Festa della Donna. Nel 2017 e successivamente nel 2019 le poesie  Sale il fumo e Toc Toc sono state segnalate con Menzione di Merito al Concorso nazionale letterario “Artisti per Peppino Impastato”. E’ risultata finalista in alcuni concorsi di importanza nazionale, tra i quali il XVI Premio Internazionale “Verrà il mattino e avrà un Tuo Verso” della casa editrice Aletti e “Fogli di viaggio” sulle orme di Tiziano Terzani.

Elena Lo Casto – Il corpo che abito, sinossi

Ho immaginato un cammino, passo dopo passo, composto da parole in forma poetica, pensieri, suggestioni, sogni non confessati se non a sé stessi.

Un viaggio essenziale per conoscere e riconoscere le (in)visibili reciprocità, stimolo primario, indispensabile più che mai in questo tempo.

Questo libro è una mappa che insegna a camminare, ma anche a fermarsi quando è ora, come il gioco tra interiorità e il mondo che ci circonda, nel quale l’incontro con il proprio Corpo diviene l’esperienza più ricca e variegata che si possa intraprendere: un viaggio senza fine.

Durante la presentazione del libro, l’artista Blu Nila eseguirà intermezzi musicali con l’arpa celtica. Di seguito alcune note sull’artista

Mi chiamo Nila, in arte Blu Nila ho 30 anni e studio l’arpa celtica dall’età di 15 anni.

Mi sono avvicinata a questo strumento un po’ fuori dal comune in maniera bizzarra, facendo sogni ricorrenti aventi come soggetto sempre l’arpa; incuriosita ho fatto ricerche per trovare un insegnante e farmi un idea dello strumento.

Studiando col tempo si è rivelata una vera passione.

Pur non sentendomi in sintonia con un percorso classico di conservatorio, partecipando regolarmente alle iniziative, corsi, workshop e saggi dell’associazione Arpeggi di Bologna ho deciso di continuare il mio viaggio musicale con l’arpa.

Dal 2015 ho iniziato a fare occasionalmente busking e a suonare come solista in diversi eventi, aperitivi, feste private, mostre d’arte con un repertorio che spazia dal medievale, celtico e folk tradizionale, arrangiando svariati brani scritti per arpa e non con un tocco personale. Suonando anche alcune cover e colonne sonore per rispondere ad alcune richieste e inserendo diverse sessioni di completa improvvisazione in più di un occasione.

Ho continuato a partecipare parallelamente ai concerti dell’ensemble di arpe celtiche Lyrae, con cui ho passato due anni e mezzo fantastici all’insegna della musica, ho avuto il piacere di suonare al 34° Festival internazionale dell’arpa celtica a luglio 2017 tenutosi a Dinan a nord-ovest della Francia di cui conservo un ricordo ed un esperienza bellissima.

L’ultimo evento assieme ai Lyrae risale al Ferrara Buskers Festival del 2018, dopo mi sono dedicata ad un repertorio più specifico Irlandese partecipando settimanalmente alle sessioni Tradizionali del Black Cat Pub, rinomato prima della sua chiusura nell’estate del 2019, proprio per le sessioni di musica per appassionati del genere musicale.

Dal 2018 ad oggi nonostante le difficoltà portate dalla pandemia continuo ad esibirmi sia come solista che in formazione, quando disponibili, in trio di arpe celtiche con un repertorio di brani esclusivamente medievale, chiamato Florilegium. Ci siamo esibite alla festa medievale di Castel di Casio nell’edizione del 2018 e del 2019, successivamente nell’ambito di Ecografique di Bologna estate 2020 al Graf in Piazza Spadolini e presso Villa paradiso per la rassegna estiva del 2021.

L’arpa celtica è uno strumento cromatico, ciò che la differenzia dall’arpa classica è la presenza delle levette sulla parte superiore per cambiare i semitoni, al posto dei pedali, e chiaramente le dimensioni più ridotte rispetto alla classica che la rende più pratica per il trasporto.

Angelo La Mantia: Attore ed Autore di testi teatrali e di sillogi poesia dal 1987 ad oggi. Ha recitato in rappresentazioni teatrali e televisive sia in presenza che come voce narrante.

Anna Agostini: Attrice in performance teatrali e televisive. Autrice di raccolte di poesia e di critica letteraria ed artistica. Organizzatrice di eventi culturali dal 2007 ad oggi. Letture espressive testi.

Luca Guerrer Attore e voce recitante in molteplici manifestazioni letterarie e culturali.

25 settembre 2022

Lorena Grattoni – Biografia

Artista ed insegnante di discipline plastiche e pittoriche , dal 1997 conduce laboratori espressivi in Istituti Scolastici, Cooperative Sociali ed Associazioni Culturali  finalizzati alla crescita personale di bambini, adolescenti ed adulti, nonché alla conoscenza e divulgazione della Storia dell’Arte attraverso conferenze tradizionali, Conferenze Spettacolo, Caffè Letterari.

Ha pubblicato racconti per l’infanzia in  antologie 

Il racconto illustrato “A come Amore

L’Opera in Forma di libro “Fatti un nodo al Fazzoletto”

Il libro dedicato “Le  Ricette della Leda”

Il romanzo noir “TOBOGA” Ed. Damster

Il racconto “Un’altra donna” Antologia Brividi e Manicaretti dell’Appennino  Ed. Damster

Il racconto “Punta d’Inchiostro”  Antologia Socmel che Canzone ed- Il  Loggione.

Il racconto   “ Natale 1941” VII premio letterario Internazionale  “Città di Sarzana”

Il saggio ” Il colore come linguaggio nella Terapia Artistica -Il filo di Arianna Ed.

Il romanzo “ Morte in Canonica”- Damster Ed.

Il romanzo “ La Pistola di Antonio Ferdinando Navarro” – Pegasus Ed. Vincitore del   Premio Milano International 2021.

Il suo Motto è: Impara l’arte e fanne parte

Lorena Grattoni – La pistola di Antonio Ferdinando Navarro, sinossi

Campeda , la più piccola frazione del Comune di Sambuca Pistoiese, sorge isolata nella valle del Reno immersa tra boschi di castagni e querce .19 case e una Chiesa, dal 1972 ospita nella sua canonica Don Antonio Bonanni , insieme alla perpetua Mariella e una variegata famiglia allargata. La pace del luogo , subisce un vero terremoto, quando viene scoperto il cadavere dell’Avvocato Giovanni Cucchi ,  tornato al paese  lasciato in gioventù, alla ricerca di una vita ricca e ambiziosa. Da questo momento Don Antonio dovrà confrontarsi con diversi personaggi tutti accumunati fra loro da rapporti con la vittima , uomo apparentemente ammirevole ma crudele e vendicativo.

Una narrazione che ricalca i canoni del  giallo classico  riproponendo l’elemento   di una indagine che si dipana e si confronta con una realtà estranea ed ostile permeata di omertà e silenzio complice, per  arrivare all’epilogo finale della vicenda dai risvolti imprevedibili.

Gabriele Giardini – Biografia

Gabriele Giardini nasce a Bologna, città di cui è innamoratissimo, giudicandola magica

ed inimitabile. Laureato in Giurisprudenza, considera la scrittura come un divertimento, un modo piacevole di evadere per un attimo dalla realtà quotidiana. Ha una particolare predilezione per i classici della letteratura fantastica. Ama Lovecraft, Poe, Kipling, Conan Doyle e Shakespeare; fra gli autori italiani, Evangelisti e Lucarelli. Esordisce con “Morte del maschio Alfa” (2018)  – Sempre per Damster Edizioni pubblica “Toboga” (2020) romanzo scritto a quattro mani con Lorena Grattoni.

Gabriele Giardini – Scrivi e lascia morire, sinossi

L’essere umano è in balìa di eventi imprevedibili e non ha possibilità alcuna di sfuggirvi o resistervi: questo è il tema di fondo che accomuna i racconti di questa antologia, in cui l’autore approfondisce l’aspetto dell’impossibilità dei protagonisti a fronteggiare situazioni irrazionali (argomento già delineato nei precedenti racconti di “Morte del maschio Alfa”) esasperandone i contenuti.

Nulla risulta più ingannevole di quanto percepiscono i nostri sensi. I sogni (e gli incubi) partoriti dalla nostra mente generano mostri reali, che irrompono nella quotidianità e non lasciano via di scampo, precludendo ogni possibilità di salvezza: “Torre, Regina e Re”, “No way out” e “Rimembranze” incarnano meglio di tutti questo leit-motiv, ove nessuno può emendarsi di fronte all’imponderabile. Talvolta sembra che l’ironia possa venire in aiuto (“Ma non è una cosa seria”, “La costante di Planck”, “Ospedale inferno”), ma è solo una sensazione illusoria, destinata a trascendere la volontà dei vari personaggi, impotenti nel subire la sorte loro riservata.

I ruoli tendono lentamente a confondersi, e ciascuno diventa al contempo vittima e carnefice di sé stesso.

“Via Crucis” costituisce un’eccezione, ricalcando i canoni del giallo classico e riproponendo la figura del Commissario, impegnato ad indagare su un omicidio che sembra misteriosamente connesso ad un fatto di sangue avvenuto oltre quattro secoli addietro, e a confrontarsi continuamente con una realtà che gli è estranea ed ostile,  permeata di ipocrisia ed omertà.

01 Ottobre 2022

Fabrizio Carollo – Biografia

Fabrizio Carollo vive e lavora a Marzabotto.

Da sempre talentuoso nella materie letterarie ed appassionato di scrittura, ha pubblicato i primi racconti su siti internet, ottenendo diversi consensi.

Da lì, la partecipazione a svariati concorsi letterari che gli sono valse numerosi premi e riconoscimenti, fino alla prima raccolta di racconti dal titolo “Dusk” (Rupe Mutevole 2010), alla quale sono seguiti “Il sonno del Mostro” (Lulu Edizioni, 2011) e “L’armonia dei sogni spezzati” (Falzea, 2012).

Collabora con diversi portali giornalistici, web tv e reti locali, in qualità di speaker e conduttore e organizza eventi culturali in Appennino, vestendo i panni di direttore artistico.

Lo stile di narrazione fantasioso e surreale che lo contraddistingue gli è valso l’appellativo di Scrittore dei Sogni.

Rosso Tenebra è il suo primo romanzo e la sua quarta pubblicazione, cui è seguito Segmenti, omaggio alle vittime della stazione di Bologna. Successivamente, pubblica il thriller dal titolo “Il Mostro della Mannaia”, sempre per Falzea Editore, cui è seguita la raccolta surreale 7 Rintocchi (2017).

La sua ultima fatica letteraria porta il titolo di Segmenti in Volo, ancora con Falzea.

Nel 2020 è uscito il seguito de Il Mostro della Mannaia, dal titolo “La Spada di Selce”.

Adorate il Tricheco è la sua decima controversa opera.

www.fabriziocarollo.it

Fabrizio Carollo – Adorate il tricheco, sinossi

Stanley Steckler è la personificazione di ogni aspetto più meschino e malvagio dell’animo umano. Razzista, infedele, prepotente, cinico e perverso, l’uomo passa le giornate a oziare nell’ufficio dell’azienda di cui è il responsabile della sorveglianza, tra mobbing ai nuovi assunti e terrore verso una cavalletta che non ne vuole sapere di abbandonare il vetro della finestra.

La sera, Steckler le trascorre a divertirsi con l’amico di sempre, Larry Goldberg poliziotto dedito ad uno strano vizio che lo rende estremamente euforico.

Non meno crudele del compagno di bevute, Larry non prova alcun rimorso a sfruttare distintivo e potere per compiere ogni genere di reato, dalla truffa all’omicidio.

Due anime nere, senza alcuna speranza né barlume di redenzione, che la notte abbraccia senza pietà.

Due personaggi partoriti da una società ormai fredda e indifferente, che troveranno nuovo svago attraverso Youtube, una specie di piattaforma internet sulla quale ognuno può condividere contenuti video, d qualsiasi tipo.

Tra creepy pasta e leggende metropolitane, la discesa all’inferno della rete conquisterà i due folli protagonisti, intenzionati a scoprire perché si debba adorare il misterioso Tricheco.

Un romanzo conturbante e disturbante, che esplora i meandri più oscuri dell’essere umano, quasi rendendo simpatici due personaggi decisamente odiosi, incapaci di conoscere qualsiasi sentimento d’amore.

Due miseri uomini che si scopriranno molto più piccoli di quanto non abbiano mai pensato, mentre saranno costretti ad affrontare i terribili mostri che portano dentro e quelli che forse abitano il buio.

02 Ottobre 2022

Carmine Caputo – Biografia

Carmine Caputo è un giornalista nato a Statte (Taranto) che opera presso l’ufficio stampa della Regione Emilia-Romagna.
Sempre per Damster edizioni ha pubblicazione di “#Stodadio – L’enigma di Artolè”. Altri suoi lavori: “Bello dentro, fuori meno” e “Bologna l’oscura” (Nonsoloparole Edizioni), “Ballata in sud minore” (0111 Edizioni), “Chiamami Legione” (Sesat Edizioni). Nonostante si atteggi a giallista tenebroso, la verità è che i suoi romanzi riscuotono un inspiegabile successo soprattutto tra le donne di una certa età, forse come cura contro l’insonnia. È tifoso del Taranto ma questo sinora non ha inciso più di tanto sulla sua stabilità mentale.

Carmine Caputo – L’invidia del mare, sinossi

Antonio Luccarelli è un solitario maresciallo dei carabinieri pugliese. Da anni lavora in una malinconica vallata dell’Appennino bolognese e sostiene di non avere mai avuto troppa fortuna con le donne. Ma è davvero sempre andata così, o quella vecchia cartolina infilata in un cassetto nasconde qualcosa? Una mano femminile più di vent’anni prima aveva scritto sul retro, prima di spedirgliela: “Non so se invidiare più te, che hai di fronte il mare, o il mare, che ha di fronte te”. Cosa è successo alla donna? Perché Luccarelli fatica a parlarne?

Per scoprire la verità il lettore dovrà fare un viaggio indietro negli anni Novanta, perché sono tanti i segreti che il nostro militare non vuole raccontare, tra le ombre lunghe di una Milano diffidente, ancora scossa da Tangentopoli, una città cupa ma capace di sorprendere con i suoi gioielli nascosti il giovane in servizio di leva. Altri segreti si celano nelle feste rumorose della gioventù spensierata di Bologna che si muove tra ritrovi universitari, discoteche e locali che hanno segnato la storia di tanti giovani fuorisede e non. Nel passato di Luccarelli ci sono omicidi, violenze, comportamenti di cui un carabiniere non dovrebbe andare fiero. Ma anche tanta voglia di riscatto.

“L’invidia d’amore” è un giallo, un romanzo di formazione, una storia d’amore, o forse niente di tutto ciò, perché come tutte le storie sfugge a una identità predefinita e gioca a mettere in discussione le certezze del lettore. Un romanzo che esplora temi classici come il tradimento, l’amicizia, la lealtà, in cui nessuno è davvero quello che sembra.

Lorena Lusetti – Biografia

Vivo a Bologna, la città in cui sono nata e dove ho sempre abitato. Non c’è da stupirsi se lo scenario di quasi tutti i miei romanzi e racconti sia appunto Bologna, la mia città. Ho creato una investigatrice bolognese, Stella Spada, le cui indagini si svolgono tra la Pianura Padana e l’Appennino, ma alla fine di ogni avventura torna sempre sotto le due torri dove ha la sua Agenzia Investigativa. Di Stella ho pubblicato 8 indagini con la casa editrice Edizioni del Loggione/Damster: “L’ombra della Stella”, “Terra alla terra”, “Grigio come il sangue”, “L’orecchio del diavolo”, “I vasi di Ariosto”, “Il nano rapito”, ”Il mistero dei dodici portici”, “Nemmeno le ossa”. Molti dei miei racconti sono contenuti in antologie come ad esempio i libri delle collane “Brividi a Cena” e ”Le donne che fecero l’impresa” (Edizioni del Loggione). L’unico mio romanzo non di genere noir è “Pensieri e parole” (Giraldi, 2015).

Lorena Lusetti – Nemmeno le ossa, sinossi

Una nuova indagine dell’investigatrice Stella Spada, anche qui affiancata dallo stagista Giacomo. È scomparsa una donna, da molti anni ormai, e il marito, da tutti creduto il responsabile, vuole riabilitarsi, pertanto chiede a Stella di indagare sulla sorte della sua povera moglie. L’agenzia investigativa ha altri casi da seguire, come quello della strana signora Lelia Crespi che sta cercando di ritrovare un oggetto, ancora più strano di lei. Tanti personaggi coinvolti nelle indagini, a due e quattro zampre, vivi e non, e una bella storia d’amore. Stella si impegna ancora a continuare il suo processo di cambiamento, a modo suo.